domenica 4 maggio 2008
La scelta di morire
Ieri, allo stadio di Treviso, una poliziotta ha deciso di spararsi per mettere fine alla propria vita.
Come sempre accade in casi simili sono subito arrivati soccorsi ed è stata portata in ospedale, ora in coma, dove stan facendo di tutto per salvarla.
Il desiderio della donna era di morire e invece lo stato obbliga a fare di tutto per tenerla in vita. Aldilà del fatto che anche se riuscisse a sopravvivere probabilmente si porterebbe dietro enormi problmi fisici, è mai possibile che uno non possa decidere cosa fare della prpria vita?
In fondo se uno vuole uccidersi non fa nulla di male e non va certo a calpestare la libertà degli altri... perchè invece bisogna limitare la sua libertà?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
10 commenti:
ho letto.... la penso esattamente come te su questo punto, trovo assolutamente immorale il fatto che nel nostro paese non esista ancora una legge per rendere possibile il testamento biologico... inammissibile!
un saluto
mi sa che siamo in pochissimi a pensarla così!
Siamo almeno in tre, ma vedi che non siamo pochi...
...è che abbiamo sempre certa gente dalle parti di Roma, in quel bugigattolo di staterello per i cazzi suoi, che sembran piccoli ma dannazione quanto fanno danno.
Loro, infatti, muoiono sempre in pace, 'tacci loro...
Non credo sia giusto paragonare il suicidio all'eutanasia..
Un attimo di debolezza pregiudica tutto quello che potrebbe essere bello in futuro.
Tutto cambia se si parla di persone che stanno male e soffrono da una vita, in quello sono d'accordo con te.
Ma sono troppo parte in causa in questo..
Ho capito, ma decido io della mia vita o devono decidere gli altri?
Io credo che qualsiasi sia la situazione che uno viva, che abbia un brutto momento o no, se decide di uccidersi la scelta è sua.
L'importante è che non limiti la libertà degli altri...
Il suicidio non è l'eutanasia, attenzione.
Non ho mai parlato di eutanasia in questo articolo.
Non esiste ragione valida per differenziare le due cose: ognuno deve essere libero di scegliere per sè stesso.
Duhangst ha espresso un giudizio interessante...
una persona ha un momento di follia, dettato dalla depressione, e decide di metter fine alla sua vita.
Il fato beffardo vuole che non ci riesca al primo colpo... lo Stato cosa dovrebbe fare, mettere una recinzione "do not cross" intorno all'agonizzante per impedire che qualcuno possa salvarlo?
Non chiamare l'ambulanza e chiamare il carro funebre e fargli attendere gli ultimi spasmi?
Dovere dello Stato è curare i propri cittadini; un suicida mancato è a tutti gli effetti un ferito che va curato; tanto più che in futuro potrebbe ringraziare Dio/il cielo/il destino/il caso (scegliere una voce a piacere) per avergli consentito di vivere ancora e di vedere (chissà) la nascita del suo bambino.
L'eutanasia è un discorso diverso.
Dovrebbe lasciarti morire, non curarti se hai deciso di morire...
Guarda che non è 'volersi uccidere=follia'
Che ognuno decida per sè stesso...
This was lovely, thanks for sharing
Posta un commento